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Un puntino nel cosmo

(Ricevo e rilancio)

Sono tante le domande che la vita ci pone e non siamo in grado di rispondere a tutte contemporaneamente, anche perché le risposte emergono solo facendo esperienza. E sono esperienze strettamente personali, ogni persona deve imparare da sola a diventare tale, deve da sola dare risposta alla domanda fondamentale: chi sono? Quale la mia origine e la mia fine? Ma siamo capaci di dare una risposta?

Parlando di evoluzione mi sembra di aver capito che ci si riferisce a una “macro-evoluzione”, quella della specie e a una “micro-evoluzione, quella dell’individuo.” Spermatozoo, ovulo, organismo, coscienza e alla fine del processo, autocoscienza … durato innumerevoli anni. Da qui inizia per ciascuno il cammino del pensiero, delle domande fondamentali, dell’identità.

Nelle situazioni che stiamo vivendo oggi mi pare di vedere più chiaro, quasi plasticamente, come l’uomo quando muore si polverizzi e torni nell’immensità del cosmo a mescolarsi nuovamente con quelle molecole, microrganismi da cui aveva avuto origine. Ma l’autocoscienza e l’identità acquisita? Mi chiedo: più l’uomo porterà durante la sua esistenza a completezza la sua identità spirituale e più aiuterà il processo cosmico a dar vita a un’umanità migliore?

Lo spirito è universale e l’uomo è ontologicamente in relazione: non vorrà dire che diventeremo tutti un unico spirito?

Ciascuno un puntino nel cosmo, dinamico, creatore, con il potere di rallentare o accelerare l’evoluzione? Verso il bene?

Sandra

Il Papa vara la riforma dell’ordinamento giudiziario

Ho letto su Vatican Insider la notizia di questa riforma del sistema giudiziario della Chiesa. È un tema su cui abbiamo discusso nei nostri Sabati biblici, mettendo a confronto le esigenze del Vangelo con i progressi del sistema giudiziario in campo civile e penale. Mi sembra che con questo intervento del Papa si garantiscano tre aspetti che ritengo irrinunziabili anche in campo religioso: l’indipendenza della magistratura ecclesiale, il diritto a una difesa, la trasparenza dei processi. Forse nella tomba Galileo Galilei avrà esultato. E con lui tanti buoni cristiani, defunti o ancora viventi, che hanno pagato un amaro prezzo all’intolleranza della gerarchia e ai soprusi dei tribunali ecclesiastici. Sono impaziente di conoscere più nei dettagli queste nuove disposizioni, ma dal poco che ho letto mi sembra che si apra una grande prospettiva di libertà e di rinnovamento.

Pregare in tempo di coronavirus

In tempo di epidemia si sente da più parti l’invito a pregare. Anche persone poco o per nulla praticanti ne sentono il bisogno. Ma che cosa significa pregare in una situazione come questa? Ci sono tanti modi di pregare e ciascuno deve scegliere quello che è più confacente alla sua spiritualità. Però sarebbe bello comunicare agli altri quello che si è colto in questo difficile e doloroso frangente. Perciò faccio la proposta a chi segue questo sito: scrivete un commento a questo blog. E’ una buona occasione per dare forma ai propri pensieri e per fare qualcosa che normalmente non si fa per mancanza di tempo e di stimoli.