Pentecoste – Vigilia
La spiritualità cristiana
Genesi 11,1-9
Salmo 32/33
Esodo 19,3-8a
Salmo 102/103
Ezechiele 37,1-14
Sal 50/51
La discesa dello Spirito Santo è un racconto di fantasia elaborato da Luca alla luce del racconto biblico (ugualmente di fantasia) della manifestazione di Dio al Sinai. Solo che, secondo Luca, Dio non conferisce agli apostoli una legge, ma il dono interiore dello Spirito. In realtà lo Spirito è una dotazione che appartiene a ogni essere umano e si manifesta nel pensiero, nell’autocoscienza, nel discernimento, nelle decisioni fondamentali della vita. Purtroppo lo spirito che è in noi può essere offuscato da quelli che Paolo chiama i desideri della carne, cioè le inclinazioni istintive a ripiegarci su noi stessi nella ricerca di possesso, potere, consumi. Questi istinti, secondo la cultura greca, fanno parte del corpo, inteso come la prigione dell’anima: ora per noi non è più così perché abbiamo riscoperto la sacralità del nostro corpo, che è la nostra interfaccia con il mondo esterno. Allo spirito risale invece tutto ciò che va sotto il nome di amore, pace, rapporto con l’altro. La scoperta dello spirito non è automatica, ha bisogno di uno stimolo che proviene dai maestri di vita. Gesù è stato un maestro eccezionale che, con il suo insegnamento e il suo esempio, ci ha indicato una via di spiritualità molto efficace. Nel vangelo di Giovanni il Paraclito (avvocato difensore), che Gesù promette ai discepoli, è proprio questa energia vitale che promana da lui e ci spinge a rientrare in noi stessi, a capire chi siamo, che cosa vogliamo e qual è il senso che vogliamo dare alla nostra vita. Gli apostoli, dopo aver ricevuto lo Spirito, parlano un linguaggio comprensibile a tutti. Ciò significa che la ricerca spirituale è trasversale a tutte le culture e religioni, è l’unico vero terreno di incontro anche con persone che si riferiscono ad altri maestri di spiritualità. La ricerca di spiritualità non è qualcosa che si fa solo in certi momenti, ma pervade tutta la vita. Ma a questo scopo sono importanti i momenti di silenzio, la contemplazione della natura, lo scambio con altri ricercatori dello spirito, la lettura e lo studio. Le religioni sono anche importanti in quanto contengono messaggi spirituali molto significativi. Questi però devono essere decodificati, perché provengo da altre culture. Anche i riti possono essere di aiuto, purché non diventino meccanici e scontati. L’errore in cui cadono spesso le religioni è quello di imporre un bagaglio di idee e di norme che forse provengono da una ricerca di persone del passato. Ciò che queste ci hanno tramandato è importante solo come stimolo alla ricerca, ma è dannoso se viene imposto come uno schema precostituito.